Ho fatto cose che credevo non avrei fatto mai. Ho cambiato idea, ho volato da una decisione all'altra, ho rivalutato cose, situazioni, persone, perché la vita è una continua sorpresa. Ma, soprattutto, ho saltato in profondi "buchi neri", quei buchi della vita oltre cui non sai mai cosa trovarci e per questo ti terrorizzano. Quei buchi che sono come un piccolo abisso tra il presente e il futuro, quel piccolo appezzamento di esistenza che funge da transizione tra una fase e un'altra. Saltare nei buchi neri è d'obbligo: nessuno ti costringe. Si salta fidandosi di qualche parte razionale del cervello che di solito dice: "andrà tutto bene" o anche "è ciò che devi fare: vada come deve andare".
Al di là dei miei buchi neri ho sempre trovato qualche novità interessante, mescolata a quell'inevitabile sensazione di abitudine che ti permette di adattarti alle circostanze modellandole su te stesso, o modellando te stesso in base alle nuove circostanze. Ciò che ho trovato al di là dei buchi neri mi ha insegnato che nulla è impossibile: finché siamo in questo mondo, abbiamo tutte le carte in regola per farcela, a partire da una buona dose di coraggio.
Le situazioni sconosciute sono la più bella sfida della vita, quelle che non sai mai come andrà, quelle che non sai mai che cosa ne sarà di te, quelle che ti lanciano nel mondo e mollano la presa, come un uccellino nato da poco a cui la vita chiede di spiccare il volo.
Simona